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Quinta malattia: come riconoscerla, prevenirla e curarla

Bambina con quinta malattia

La quinta malattia è un’infezione virale comune nei bambini, causata dal parvovirus B19. È chiamata “quinta malattia” perché è la quinta delle sei malattie esantematiche classiche dell’infanzia.

Queste malattie vengono definite “esantematiche” perché si manifestano con un’eruzione cutanea (esantema) come sintomo principale. Nello specifico, includono:

  1. Morbillo;
  2. Scarlattina;
  3. Rosolia;
  4. Quarta malattia (o scarlattinetta);
  5. Quinta malattia (o eritema infettivo);
  6. Sesta malattia (o esantema critico o roseola).

In questo articolo scopriremo tutto sulla quinta malattia, che è tra le più comuni ma spesso confusa con altri disturbi.

Sintomi della quinta malattia

Il sintomo che caratterizza la quinta malattia è l’eruzione cutanea. Questo si manifesta inizialmente sul viso, con le guance arrossate e lievemente accaldate, come se fossero state “schiaffeggiate”. Dopo il viso, compare una leggera eruzione rosso-rosata su tronco, braccia e gambe, che può avere un aspetto reticolare (a rete) e variare di intensità nel tempo. In alcuni casi, gli esantemi che si presentano sul corpo possono portare anche prurito.

Oltre all’eruzione cutanea, possono manifestarsi anche altri sintomi, tra cui:

  • Febbre leggera: una febbre bassa, che può essere accompagnata da sintomi simil-influenzali come mal di testa e dolori muscolari;
  • Sintomi respiratori leggeri: prima dell’eruzione cutanea, alcuni bambini presentano naso che cola, mal di gola e tosse leggera, simili a un comune raffreddore;
  • Dolori articolari: in alcuni casi, soprattutto negli adolescenti o adulti, si possono verificare dolori articolari, in particolare a mani, polsi, ginocchia o caviglie;
  • Affaticamento e malessere generale: prima o durante l’eruzione cutanea, possono esserci sensazioni di stanchezza e malessere generale.

La presenza di febbre e sintomi simil-influenzali si presenta soprattutto negli adulti, mentre nei bambini più piccoli spesso sono assenti. Dunque, in molti casi nei bambini l’unico segno evidente della malattia è l’eruzione cutanea tipica.

Come si contrae la quinta malattia

La quinta malattia è un’infezione contagiosa e si contrae attraverso il contatto diretto con le secrezioni respiratorie (come saliva, muco o goccioline di tosse o starnuti) di una persona infetta.

Per questo, la quinta malattia si diffonde facilmente nei luoghi dove le persone stanno in contatto ravvicinato, come scuole e asili, e colpisce soprattutto i bambini in età scolare

La malattia è più contagiosa durante la fase iniziale, quando i sintomi sono simili a quelli di un raffreddore. Una volta che compare l’eruzione cutanea, la persona non è più considerata contagiosa.

Una volta contratto il virus, c’è un periodo di incubazione che solitamente dura da 4 a 14 giorni, ma in alcuni casi può arrivare fino a 21 giorni. Questo significa che una persona esposta al virus può sviluppare i sintomi dopo circa una o due settimane dal contatto con una persona infetta. Ciò facilita molto la diffusione del virus, poiché in questo periodo di incubazione si possono contagiare molte persone.

Come si cura la quinta malattia

La quinta malattia generalmente si risolve da sola senza necessità di cure specifiche. Infatti, il sistema immunitario può eliminare l’infezione da solo, nel giro di 1-3 settimane. Dunque, la raccomandazione di base è bere molti liquidi e stare a riposo per aiutare il corpo a combattere l’infezione.

I trattamenti disponibili in farmacia si concentrano principalmente sull’alleviare i sintomi quando sono marcati e difficilmente sopportabili.

Febbre e dolori lievi

In caso di febbre e dolori leggeri, si possono usare degli antipiretici e analgesici come il paracetamolo. La Tachipirina con 500 mg di paracetamolo può essere un valido alleato per gli adulti.

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Per i bambini, va valutato con il pediatra se utilizzare una versione di Tachipirina con un dosaggio di paracetamolo più basso. Tra queste troviamo:

Dolori più severi

In caso di dolori più marcati, si può ricorrere a degli antinfiammatori non steroidei (FANS), come quelli a base di ibuprofene. Per gli adulti, Brufen con 400 mg di ibuprofene può essere una valida soluzione.

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Per i bambini, gli antinfiammatori vanno usati con particolare cautela. È bene usarli solo quando sono strettamente necessari (su indicazione del medico) e con un dosaggio più basso. In questo ambito, il prodotto adatto può essere Nurofen Febbre e Dolore Bambini, con 100 mg di ibuprofene ogni 5 ml di sospensione orale.

Prurito

Se l’eruzione cutanea provoca prurito intenso, possono essere usate creme e lozioni idratanti e lenitive per alleviare il fastidio. È bene usare prodotti per pelle sensibile, senza profumi e altri elementi irritanti.

Un valido aiuto può essere la crema Dermovitamina Prurito Bambini, studiata per alleviare il prurito causato da diverse condizioni cutanee. Formulata specificamente per bambini e neonati, contiene ingredienti lenitivi come olio di macadamia, burro di karitè e schisandra, che calmano e proteggono la pelle delicata.

Dermovitamina Prurito è disponibile anche in un’altra versione, adatta per adulti e bambini a partire dai 2 anni. Contiene sostanze emollienti, oli vegetali e vitamina E. Un suo ingrediente molto utile presente è il calmilene, con effetto lenitivo, antiprurito e antiarrossamento.

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Casi particolari

Mentre per la maggior parte degli individui la quinta malattia è un disturbo lieve e non preoccupante, in alcuni casi particolari possono esserci delle complicazioni.

Un caso che sicuramente richiede attenzione è la gravidanza. Se una donna incinta contrae la quinta malattia, è consigliabile consultare il medico, poiché l’infezione può comportare rischi per il feto, anche se le complicazioni sono rare.

Anche le persone con sistema immunitario indebolito o con malattie del sangue potrebbero aver bisogno di monitoraggio medico più stretto, poiché l’infezione può essere più grave.

In generale, se si hanno condizioni preesistenti è bene chiedere il supporto di un professionista sanitario per un monitoraggio più attento.

Prevenzione

Non esistono vaccini specifici per il parvovirus B19. Dunque, la prevenzione del contagio della quinta malattia si basa principalmente su misure di igiene. Eccone alcune:

  • Lavare frequentemente le mani: soprattutto dopo aver toccato superfici condivise o essere stati a contatto con persone malate.
  • Evitare il contatto ravvicinato: stare lontani da persone infette, soprattutto nei primi giorni di malattia.
  • Coprire bocca e naso: quando si tossisce o starnutisce, utilizzando un fazzoletto o il gomito.
  • Disinfettare le superfici: pulire le superfici che possono essere contaminate da goccioline respiratorie.